Negli anni ’80 “Estate” faceva rima con “gelato”, ma se oggi a farla da padrone sono le gelaterie artigianali all’epoca ad andare per la maggiore erano i gelati confezionati.
Con i primi caldi nei bar si riempivano nuovamente i freezer con i grandi classici e le novità della stagione. Spesso si decideva in quale bar andare in base alla marca di gelati che vendeva.
E se ora per un ghiacciolo paghiamo 1€ all’epoca bastavano 400 lire per il più semplice dei gelati.
Se vi trovaste tra le mani dei giornali dell’epoca potreste trovare delle pubblicità di gelati davvero curiose.
Ad esempio negli anni ’70 avreste potuto gustare il “Paiper” della Algida, con Patti Pravo come testimonial
La Sammontana, invece, tentò la strada dei Puffi, producendo ghiaccioli dalla forma dei famosi personaggi del cartone animato
In casa Eldorado i ghiaccioli divennero più golosi con l’avvento del trio “Dalek–Lemonissimo–Magic Cola“. Esternamente erano dei ghiaccioli con al loro interno delle gelatine (fragola per il Dalek, limone per il Lemonissimo e Coca Cola nel MagicCola).
In particolare il Dalek colorava la lingua di color viola, diventando, così, irresistibile per i bambini.
Altri gelati sono rimasti un classico fino ai giorni nostri, proponendo qualche variante ogni tanto, ma mantenendo sempre “in cartellone” anche la versione originale.
E’ il caso del Cornetto Algida, il re dei gelati confezionati e delle pubblicità. Fedele a se stesso ha attraversato le nostre estati sfornando ogni anno una nuova pubblicità per il suo “cuore di panna”, anche se la cosa a cui quasi nessuno sapeva rinunciare, in realtà, è la punta del cono con il pezzetto di cioccolato.
In casa Motta si rispondeva con il MaxiCono, stesso prodotto, ma nell’immaginario collettivo il “Cornetto” è solo Algida.
Anche la Coppa del nonno ha attraversato indenne gli anni ’80 arrivando fino a oggi
A proposito di sorprese “nascoste” nei gelati ricordiamo “la pantera rosa” che aveva al posto degli occhi due gomme da masticare, o il gelato “Gommolo”.
E come dimenticare il “Piedone”? Un gelato di panna e fragola a forma di piede, appunto, con l’alluce di cioccolata della Eldorado
Sempre in casa Eldorado spopolavano il “Calippo“, il ghiacciolo in una confezione a tubo, e “Il cucciolone”, un gelato biscotto corredato da sempre da delle freddure disegnate sui due lati.
Al Cucciolone in casa Motta si rispondeva con il “Maxibon“, che presentava, però, una parte racchiusa tra due biscotti e una racchiusa da un copertura di cioccolato. Negli anni ’90 le pubblicità del Maxibon, con un giovanissimo Stefano Accorsi, divennero un vero e proprio tormentone
E come dimenticare la Pipa, un gelato contenuto all’interno di una pipa di plastica con la forma di un viso di pagliaccio. Ovviamente, poi, la pipa veniva gelosamente conservata per altri giochi
E voi, quali gelati ricordate della vostra infanzia?