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Film polizieschi italiani anni 70

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Apprezzati e imitati nel mondo, i film polizieschi anni ’70 italiani sono stati uno dei generi cinematografici che ha riscosso un incredibile successo.

Ad inaugurare il genere di film polizieschi anni 70 italiani fu Banditi a Milano, un film di Carlo Lizzani, precursore di quello che sarebbe stato per oltre un decennio il genere per eccellenza, tanto da dare origine all’espressione poliziesco all’italiana proprio per identificare tutte le pellicole che sono da ricondurre a questo genere.

Tra i polizieschi italiani più belli degli anni ’70, Milano Calibro 9 è sicuramente da ricordare. La pellicola, del 1972, è abbastanza violenta e narra la storia del regolamento di conti di una banda di italoamericani capeggiata da Ugo Piazza sospettato dai compagni di aver rubato 300mila dollari.

Con La polizia ringrazia di Stefano Vanzina del 1972, con Enrico Maria Salerno, e La polizia incrimina, la legge assolve di Enzo G. Castellari del 1973 con protagonista Franco Nero, il genere poliziesco trovò la sua massima espressione.

Ecco di seguito un elenco di film che come comune denominatore hanno le indagini poliziesche e sono basati molto spesso su fatti di cronaca nera dell’epoca, ma raccontati in chiave enfatica.

Un genere che prende spunto da fatti di cronaca realmente accaduti

Tra i film polizieschi anni 70 sono da ricordare Il cittadino si ribella, una pellicola diretta da Enzo G. Castellari in cui protagonista è ancora una volta Franco Nero. Il film, ambientato a Genova, narra la storia di Carlo Antonelli, un ingegnere preso in ostaggio durante una rapina in banca, che decide di risolvere la faccenda da solo in quanto la polizia non sembra molto disposta ad aiutarlo.

Meno serioso è il film Uomini duri, del 1974, in cui un prete e un ex capitano di polizia decidono di scoprire perché l’investigatore di una società assicurativa è stato ucciso durante le indagini su un cliente molto importante. Imperdibile è Cani arrabbiati, sempre del 1974, la storia di quattro banditi mascherati che a Roma rapinano un portavalori, uccidendo due guardie. Uno di loro viene ucciso e da qui cominciano le scene di violenza nel tentativo di salvarsi dalla cattura.

Nel cast figurano Riccardo Cucciolla, Maurice Poli, George Eastman e un sorprendentemente cattivo Don Backy. La mala ordina è un poliziesco del 1975 e narra la storia di Luca Canali, un piccolo sfruttatore di prostitute a cui uccidono moglie e figlia perché colpevole, secondo la sua organizzazione di aver trattenuto i soldi di una spedizione di droga. Del 1976 è invece Il trucido e lo sbirro, un perfetto mix tra poliziesco e commedia, in cui per la prima volta è protagonista Tomas Milian, noto come Er Monnezza, un ladro un po’ volgare che poi però decide di collaborare con la giustizia per catturare Brescianelli, un criminale artefice del rapimento di una bambina malata.

Grandi interpreti per film d’eccezione

Molti film sono diventati dei veri cult grazie anche a personaggi che hanno saputo interpretare ruoli determinanti per il loro successo. E’ il caso di Roma a mano armata, film poliziesco del 1976 in cui è protagonista il grande Maurizio Merli che interpreta il Commissario Tanzi, un uomo tutto d’un pezzo che non guarda le regole ma cattura ladri e spacciatori. Sempre con Maurizio Merli ecco Roma violenta, Paura in città, Napoli violenta, Italia a mano armata, Il cinico, l’infame, il violento, Poliziotto senza paura, Il commissario di ferro, Un poliziotto scomodo fino a Sbirro, La Tua Legge È Lenta, La Mia No! Del 1979. Una carrellata di film cult interminabile!